Ambrogio Bon
Sono estremamente scarse le notizie biografiche di questo pittore, attivo a Venezia dal 1686 circa al 1713, che risulta essere stato allievo,
nella città lagunare, del bavarese Johann Karl Loth che lo nomina suo esecutore testamentario, poco prima di morire, nel 1698. La circostanza
sembrerebbe confermata dai riscontri stilistici che legano alla produzione del Loth i suoi rari dipinti.Tra questi si evidenziano due pale di
gusto barocchetto “Il miracolo di Soriano e santi” nella chiesa di San Martino in Conegliano (1686) e l'”Assunta con San Giovanni Battista e
Sant'Antonio abate” nella parrocchiale di Caerano San Marco. (1696), caratterizzata da figure di proporzioni allungate. Una ulteriore tela
raffigurante “il beato Michele Pini”si trova nell'isola di San Michele.
“L'adorazione dei pastori” offerta dai bancali alla scuola grande dei Carmini l'8 aprile del1697 è una testimonianza preziosa che arricchisce lo
scarno catalogo delle opere del Bon che probabilmente non era veneziano di nascita.
Nei suoi ultimi anni si dedicò anche alla professione di restauratore, come documentato da alcuni suoi interventi su tele del Tintoretto
nella scuola grande di San Rocco.
Per la Scuola dei Carmini ha realizzato una tela nella Sala dell'Albergo.